Da 8 anni il nome Bataclan è irrimediabilmente legato a una delle più cruenti stragi terroristiche che siano mai state rivendicate dall’Isis in Europa. Un evento che segnò Parigi e un’intera generazione e dopo il quale fu l’artista e writer britannico Banksy a dipingere uno dei suoi tipici volti sulla porta dell’uscita di emergenza.
Si tratta de “La Ragazza Triste”, una ragazza in lutto realizzata con stencil e vernice bianca, che l’artista creò per ricordare le vittime di quell’attentato. Fu poi questo dipinto ad essere stato poi al centro di un vero e proprio mistero.
Il 26 gennaio 2019, infatti, tre uomini incappucciati tagliarono con una smerigliatrice i cardini di quella porta e trafugarono letteralmente l’opera di Banksy. Il dipinto sembrò sparire nel nulla, ma nel giugno del 2020, in un anonimo casolare nella provincia di Teramo, il colpo di scena.
Ne parlammo qui: Torna a casa la porta del Bataclan di Banksy, era stata trovata in un casolare abruzzese
Nel casolare, abitato da due ignari inquilini cinesi, fanno irruzione i Carabinieri e la polizia francese: la porta del Bataclan era lì, nascosta in soffitta e avvolta in un lenzuolo. Insieme alla porta vennero identificati anche i sospetti, che subito furono processati e condannati.
Il docufilm, diretto da Edoardo Anselmi, ripercorre proprio l’intera vicenda – dal furto dell’opera allo svolgimento delle indagini, fino all’ultima controversia legale – raccontandola attraverso il punto di vista delle diverse parti in causa. Intervengono, tra gli altri, anche un esperto di street art e di Bamksy, una sociologa della street art e storica dell’architettura urbana e il battitore d’asta di opere di street art dell’Artcurial di Parigi.
“Banksy e la ragazza del Bataclan” andrà in onda l’8 novembre alle 21.15 su Rai 5.
Fonte: RaiPlay
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